La nostra storia

Circa quaranta anni orsono, la famiglia Valentini di Foligno decise di aprire una piccola trattoria con appena sei tavoli e la chiamò “Le Mura” perché si trovava vicinissima alle mura urbiche della città e quindi il suo nome indicava, in qualche modo, anche la sua posizione.
Al posto di quella modesta trattoria, ora sorge un ristorante conosciutissimo sia dagli abitanti di Foligno che dagli abitanti dell’Umbria ed anche fuori regione poiché sopra di esso si erge un ottimo albergo (tre stelle superiore) con trentasei camere che vanta una buona percentuale di presenze tutto l’anno.
Adesso, dal 24 settembre 2015, è operativa a circa 80 metri dal complesso del Ristorante Albergo “Le Mura”, in via San Giovanni Battista 3, una Zupperia chiamata “Le Puelle” ( le ragazze) cioè il nome latino del quartiere ove si trova, utilizzando, quindi, la stessa logica usata per l’Albergo Ristorante sperando che abbia la stessa fortuna.
Con questa iniziativa la famiglia Valentini si rimette in gioco e getta un guanto di sfida alla “crisi” investendo in un tipo di locale che non esiste in Umbria nella convinzione che la crisi, in buona parte, sia una crisi di idee dovuta ad un profondo cambiamento nella nostra società e della conseguente incapacità dei più di trovare nuove risposte a nuove domande!.

Perché una Zupperia? da sempre zuppe e minestre regalano alle cucine quel profumo inconfondibile che sa di casa, di famiglia.
Fanno la loro comparsa sulla tavola dei nostri antenati insieme al pane, loro compagno fedele, portando con loro un fascino antico ed evocando immagini di un mondo contadino a cui tutti guardano con nostalgia: il paiolo di rame appeso alla catena sul fuoco del camino, il sobbollire lento e costante sotto il coperchio che lascia uscire un filo di vapore…
Era proprio quel cuocere lento che riusciva a strappare sapore e profumo anche agli ingredienti più poveri, i quali venivano infine versati in un’ampia scodella, assieme a tocchi di pane raffermo o abbrustolito.
Se un tempo fare una zuppa significava mettere in una pentola quello che c’era in dispensa, oggi diventa un gioco di fantasia, un esercizio di arte culinaria: non esistono più limiti di stagionalità e provenienza degli alimenti ed il mercato globalizzato offre tutti i giorni un assortimento infinito di ingredienti per creare nuove combinazioni.
Le zuppe potranno essere consumate al tavolo a pranzo e a cena oppure sigillate termicamente al momento per portarsele a casa o ovunque si voglia.
Si spera che tutte queste scelte e valutazioni, insieme all’entusiasmo con cui i giovani protagonisti gestiranno questa iniziativa, incontrino il favore dei clienti decretando il successo del locale.